Il Corriere della Sera di ieri ha pubblicato una notizia che riportiamo in parte (qui per leggere tutto l'articolo). Ci deve far riflettere e domandarci cosa significhi per noi, cristiani, il Natale. Sul serio. Le sfaccettature melense lasciano il tempo che trovano...
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Nel Regno Unito il Natale profano ha battuto quest'anno alla grande quello sacro, grazie allo shopping su Internet: i navigatori della Rete a caccia di saldi hanno superato il giorno di Natale in modo spettacolare i fedeli andati a messa. I numeri la dicono lunga: 3,5 milioni di britannici hanno passato una parte del giorno di Natale davanti al computer per comprare a prezzi scontati un po' di tutto, dai gadget elettronici ai sofà, mentre le messe natalizie hanno attirato nelle chiese anglicane appena 2,7 milioni di persone.
Il Natale è diventato ancora più consumistico perché alla mezzanotte del 24 dicembre Internet ha aperto le vorticose danze dei saldi invernali, incominciati soltanto il 26 mattina nei negozi, supermercati e centri commerciali. E il richiamo è stato forte, irresistibile: per alcuni modelli di tv piatta, per molti elettrodomestici e per una quantità strabiliante di capi di abbigliamento gli sconti sono arrivati fino al 70%, con una media generale del 53%.
[…] E da domani l'orgia consumistica investirà gli spazzini: loro dovranno vedersela con la colossale immondizia generata dal Santo Natale. Quest'anno i rifiuti dovrebbero ammontare a tre milioni di tonnellate, per tre quarti dovuti ai giocattoli confezionati in genere con un evidente spreco di plastica.
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