Riguardo agli Ordini e alle Congregazioni “con una lunga tradizione nella Chiesa”, negli ultimi decenni “hanno attraversato quasi tutti una difficile crisi dovuta all’invecchiamento dei membri, a una più o meno accentuata diminuzione delle vocazioni, e talora anche a una ‘stanchezza’ spirituale e carismatica”. In “certi casi”, ha fatto notare il Papa, la crisi “si è fatta persino preoccupante”, ma “accanto a situazioni difficili, che è bene guardare con coraggio e verità, vanno registrati segni di positiva ripresa, specialmente quando le comunità hanno scelto di tornare alle origini per vivere in maniera più consona lo spirito del Fondatore”. In quasi tutti i recenti Capitoli Generali degli Istituti religiosi il “tema ricorrente” è stato, infatti, “proprio la riscoperta del carisma fondazionale da incarnare ed attuare in modo rinnovato nel tempo presente”, e “riscoprire lo spirito delle origini, approfondire la conoscenza del Fondatore o della Fondatrice, ha aiutato ad imprimere agli Istituti un promettente nuovo impulso ascetico, apostolico e missionario”. “Ripartire da Cristo”: è questo l’invito, lanciato da Giovanni Paolo II, a cui “anche gli Istituti di Vita Consacrata, se vogliono mantenere o ritrovare la loro vitalità ed efficacia apostolica, devono continuamente” rispondere, in ogni “progetto di rinnovamento comunitario ed apostolico”.
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